lunedì 31 gennaio 2011

Un libro: "Se"

Ho raccolto 4 mie commedie in un libro.

In generale l'idea è nata dall'esigenza di presentare le mie cose in modo un po' più formale dei soliti fogli stampati in proprio e tenuti insieme da una grappetta; nel farlo mi sono reso conto delle mille difficoltà che s'incontrano nel preparare "un vero libro", pur già disponendo del testo vero e proprio. Un mucchio di cose da fare, di particolari di cui preoccuparsi, non avrei mai creduto... (fai la copertina, descrivi sommariamente il contenuto, metti una prefazione...e i Ringraziamenti? E' il primo libro, non puoi dimenticarteli! E formatta il testo, le pagine dispari compariranno a destra...etc. etc. etc.)
Però, alla fine ce l'ho fatta ed il risultato è stato, nel suo piccolo, emozionante, un po' come se adesso le parole che ho scritto avessero acquisito un peso, un valore in più. Altrettanto sorprendente è stato il riscontro anche da parte di gente che già è al corrente del mio impegno teatrale: complimenti, apprezzamento per la copertina, domande, curiosità... Beh, per una volta lo sforzo è stato immediatamente gratificato da un'accoglienza piena di simpatia.
Ora si tratta di vedere come sarà il flusso di ritorno: i commenti di coloro che leggeranno le commedie (e ce ne vuole di coraggio; io stesso, che ne faccio uno dei miei interessi principali, trovo che il teatro è una lettura difficile e spesso noiosa...).
Sempreché qualcuno le legga.
Un altro argomento è rappresentato dal "fatto editoriale", il lato (potenzialmente) commerciale della cosa. Ho un bel ripetere che non l'ho fatto per "vendere libri", che se uno vuol leggere le mie commedie può benissimo trovarle in internet, scaricabili e leggibili, senza spendere una lira; che chi fa teatro ormai non va più in libreria a cercare un libro, ma si mette sui motori di ricerca; che non ho mai fatto niente "per soldi" e non penso di cominciare adesso. Insomma, un sacco di spiegazioni che servono più a chiarire a me stesso perché l'ho fatto (o soprattutto: perché NON ho fatto scelte diverse), che a dare una risposta convincente a chi me l'ha domandato.
Ma intanto adesso il libro esiste, è una creatura in più, misteriosamente impastata della neutra inattività dell'oggetto e dell'emotività contagiosa del racconto.
Strana bestia.