mercoledì 23 dicembre 2009

giovedì 17 dicembre 2009

Il dovere di un giornale

Si tratta solo di leggere l'articolo.
Il dovere di un giornale

martedì 15 dicembre 2009

Una commedia divertentissima

Giovedì sono stato al "Betti" a vedere "Complimenti per tutti" di Gilles Follet. Mi sono divertito moltissimo, sono stati tutti bravi e la commedia aveva i tempi giusti per una rappresentazione giocata sul surreale. Menzioni speciali se ne potrebbero fare, ma ci tornerò sopra quando avrò recuperato la brochure dello spettacolo e potrò nominare i "colpevoli" di una bella serata.
Bravi davvero. Tanto per dimostrare che per uscire contenti da un teatro non è necessario andare in un teatro famoso.

domenica 6 dicembre 2009

AGEDO: Nessuno uguale

Ieri sera all'interno di una manifestazione promossa da Amnesty International sulla discriminazione di genere, cioè quella di cui sono vittima gli omosessuali (ma anche le donne, naturalmente) è stato proiettato un film, Nessuno uguale , realizzato dalla Agedo, un'associazione che raggruppa ed assiste genitori di omosessuali maschi e femmine (la distinzione "Gay" e "Lesbiche" mi piace poco perché mi sa anch'essa un po' di ghetto). Il film è stato molto interessante e toccante; in esso un gruppo di liceali eterosessuali, duri e puri e anche un tantino aggressivi, incontra un gruppo di coetanei omosessuali sotto il coordinamento di uno psico terapeuta; la discussione tra i due gruppi va avanti ed evolve verso una presa di coscienza di quanto difficile sia l'apprendimento del proprio stato e la condizione in generale dell'omosessuale, in particolar modo nei suoi momenti iniziali, in un'età acerba e vulnerabile; ma per approfondirne i contenuti rimando alla scheda del film che si raggiunge attraverso il link che ho inserito sopra. Al film è seguito un dibattito in cui i presenti hanno messo a disposizione le loro impressioni e riflessioni; mi ha colpito la dichiarazione di uno dei presenti che affermava, dopo la visione del film, di sentirsi in colpa per non aver mai capito in precedenza quanto di difficile e spesso di penoso si cela nel segreto che un ragazzo omosessuale porta con sé, muovendosi in un ambiente quotidiano e familiare che raramente ammette con naturalezza l'esistenza della non-eterosessualità. Sono dell'idea che questo film in particolare andrebbe visto per restituire dignità e serenità al confronto con un modo di essere, inevitabile, di tante persone.